Mosaicoon ha stilato una top 50 dei brand mondiali più video-orientend. Questa lista è stata creata secondo specifici requisiti come, ad esempio, la capacità di produrre contenuti video di diverse tipologie e quella di coprire, attraverso contenuti simili, i principali tag collegati al brand e alla sua gamma di prodotti.

E’ proprio vero che Red Bull ti mette le ali! Su 657 contenuti digitali analizzati, il 13% sono in formato video, inoltre i video coprono 21 tag aziendali su 29 identificati nella ricerca di Mosaicoon.

L’azienda di soft drink è diventata, nel tempo, un caso di studio interessante: ha una audience totale sui social pari a 55 milioni di follower. Inutile dire che il grosso dell’engagement è assicurato dalle clip video regolarmente condivise su Facebook, Instagram, Twitter, etc…

Sono video che incarnano i valori del brand e lo si nota già dalle scelte della regia e della fotografia, con una predilezione per i colori vividi, luce calda, e che sviluppano, tutti, varianti narrative dell’iconico claim “Red Bull ti mette le ali”.

La top50 prosegue con altri grandi marchi, al secondo posto Purina ed al terzo abbiamo Jaguar. La lista si chiude con i grandi nomi italiani, possiamo infatti trovare Alfa Romeo e Generali.

Questa lista fa riflettere molto sulla necessità, che oggi i brand hanno, di comunicare audiovisivamente sulle piattaforme social.
Senza tralasciare il fatto che, molti brand o start-up, hanno ottenuto successo nel loro business proprio investendo su questa tipologia di comunicazione.

Riportando quanto scritto da Mosaicoon: “Il video non è più solo una forma di pubblicità, ma è il nuovo linguaggio dell’universo digitale. Alcuni brand hanno già compreso le grandi potenzialità dell’approccio “video first”*, altri stanno iniziando una crescita per portare il video nelle loro attività quotidiane di narrazione. L’obiettivo è avere un video per ogni storia da raccontare.”
( * Video First: “Prima il video”, ossia il concentrare le energie sui video come primo strumento per comunicare un brand)

Forse è il caso di iniziare a valutare quali contenuti video inserire nella propria strategia di marketing e di personal branding!

Riccardo Finamore